Ve ne propongo una, ringraziando con l’occasione l’autore, Gianluca “Rodomonte” Zanini, per avermi permesso di farlo.
forum di Arti Marziali dove – nella sezione “Armi Bianche” – vengono a volte postate delle vere e proprie chicche. Sono sempre più affascinato dal mondo della scherma occidentale, dalle sue armi dai suoi trattati e dalle sue strategie. Molto merito di questa ennesima passione va al
Ve ne propongo una, ringraziando con l’occasione l’autore, Gianluca “Rodomonte” Zanini, per avermi permesso di farlo.
1 Commento
_Chi mi conosce da un po’ sa quanto io apprezzi gli scritti di Paulo Fambri e di quanto io sia grato a messer Gianluca Zanini di avermelo fatto conoscere prima, e di avermi fornito una copia dell’introvabile volumetto del 1895 “Ginnastica bellica”, in cui il Fambri, con una salace ironia supportata da una precisa conoscenza dei fatti ed una robusta fiducia nelle sue opinioni, sostiene la necessità per i ragazzi di una ginnastica che più che “estetica” o “medica” sia soprattutto bellica. Impossibile ridurre in poche righe lo spirito e le arguzie di quest’opera, di cui ho appuntato non poche frasi. Ve ne ripropongo oggi un paio, supportato in questo dal contributo di Messer Zanini, che si è assunto l’onore e l’onere di trascriverle. _• Editore: Mondadori • Collana: Oscar varia • Data di Pubblicazione: 1999 • ISBN: 880444245X • ISBN-13: 9788804442455 Ancora una volta la collana degli “Oscar” si conferma una preziosa fonte di testi interessanti offerti ad un prezzo contenuto e con una qualità grafica complessiva più che buona. Dopo i classici del passato, parliamo questa volta di un libro scritto da un moderno praticante occidentale, che tratta uno degli argomenti forse più ostici in assoluto. Quelle che possono sembrare delle limitazioni, nello spirito delle arti marziali (è proprio il caso di dirlo!) diventano dei vantaggi; l’essere un moderno occidentale consente evidentemente all’autore di immedesimarsi nei suoi lettori e di affrontare l’arduo compito della sua opera impiegando termini e concetti più vicini al nostro modo di pensare, rinunciando un po’ alla immaginifica intuitività propria dell’Oriente senza per questo svilire o banalizzare gli argomenti trattati. _Christopher Hellman, La Mente del Samurai - Cinque testi classici sulla spada giapponese Editore:Astrolabio Ubaldini Edizioni Data pubblicazione:Settembre 2011 Formato: Libro in brossura, 138 pagine,15x21 cm Tradotto da: T. Lena Collana: Civiltà dell'Oriente ISBN: 8834016076 ISBN 13: 9788834016077 Come sa bene chiunque si interessi, anche solo superficialmente, di arti marziali orientali, la spada ha una posizione centrale nella cultura e nella storia del Giappone, ed è associata soprattutto ai samurai, la classe militare che fiorì tra il 1200 e il 1600. Nato come arciere a cavallo, la classe dei samurai ebbe modo di ideare e sperimentare sui campi di battaglia le tecniche e gli strumenti che la hanno resa famosa nei secoli successivi. Con l’avvento al potere del Clan Tokugawa ebbe inizio un lungo periodo di pace, e la classe guerriera subì una profonda trasformazione, non sempre facile ed indolore, che contribuì a vedere sotto una nuova luce le tecniche e le strategie impiegate sul campo di battaglia. Quello che prima era necessario per sopraffare fisicamente un nemico armato, venne utilizzato come strumento di auto miglioramento e crescita personale. In questa profonda azione di mutamento – a volte apparente ed a volte sostanziale – dell’atteggiamento dei samurai, la spada rimase fedele alleata al fianco del guerriero, come lo era stata sui campi di battaglia. M. Rampin – L. Anconelli, “Gestire la crisi - Tecniche psicologiche e comunicative in emergenza”11/2/2011 Matteo Rampin - Luca Anconelli “Gestire la crisi - Tecniche psicologiche e comunicative in emergenza” Euro 25.00 Pag. 192 Formato 24x17 3 illustrazioni, 2 tabelle; bibliografia Copertina plastificata lucida Brossura cucita filo refe ISBN 88 - 89660-10-4 EAN 978 - 88 - 89660-10-2 Nella canzone “Il secondo secondo me” Michele Salvemini, più noto con il nome d’arte di “Caparezza” afferma che “il secondo album è quello più difficile, nella carriera di un artista”, il che vale in realtà non solo per un cantante, ma per chiunque produca un opera d’arte o di ingegno, sia uno stilista d’abbigliamento, uno scultore, un pittore o un regista cinematografico. Se infatti una “opera prima” ha successo qualcuno ne attribuirà il merito alla proverbiale “fortuna del principiante”, altri ad una fortunata coincidenza o alla intuizione del momento, Viceversa, in caso di risultati non esaltanti, si potrà sempre invocare a discolpa l’inesperienza e si avrà buon diritto a richiedere una prova di appello, in cui dimostrare effettivamente il proprio valore. Nell’uno e nell’altro caso insomma, è nella seconda occasione - più che nella prima - che si può davvero verificare se si ha di fronte un artista valido o un fenomeno temporaneo. Takemusu Aikido vol. 6 - Edizione Speciale Budo Autore: Morihiro Saito Codice: SAI 08596/91 ISBN: 9788827221525 Pagine: 168 Illustrazioni: 450 foto Formato: 17x24 Prezzo: € 18,90 Questo volume è il commentario di Saito Morihiro sensei sul manuale di allenamento di Morihei Ueshiba pubblicato privatamente nel 1938, con un’introduzione di Stanley A. Pranin e di Paolo N. Corallini e rappresenta - per certi aspetti - una contraddizione ed una conferma, situazioni non ignote a chi pratica Arti (marziali e non) di provenienza orientale. Quante volte, ad una domanda o a una affermazione, ci siamo sentiti dire: "E' così, ma non è così"? con la consapevolezza che la risposta era vera, anche se non riuscivamo a comprenderla sino in fondo? Bene, questo volume rappresenta appunto l'ennesima situazione in cui una condizione simile si ripropone. Spieghiamoci meglio: pur riproducendo con la massima accuratezza possibile le tecniche comprese nell'unico manuale redatto da Ueshiba Morihei, Fondatore dell'Aikido, e destinato ai suoi allievi più vicini, è praticamente impossibile "imparare" l'Aikido attraverso questo volume. Dave Grossman, “On Combat – Psicologia e fisiologia del combattimento in guerra e in pace"10/5/2011 Dave Grossman, con Loren W. Christensen “On Combat – Psicologia e fisiologia del combattimento in guerra e in pace" Euro 30.00 Pag. 352 ISBN 88 - 89660-09-0 EAN 978 - 88 - 89660-09-6 Per recensire questo libro basterebbero le poche ma esplicite parole di uni tra i più noti e preparati Maestri di Arti marziali italiano, che in un forum di discussione lo ha così “presentato”: “Un grande libro per veri professionisti. E vi assicuro che se lo dico io.... Si tratta di "on combat" di Dave Grossman, sottotitolo "psicologia e fisiologia del combattimento in guerra e in pace. Il libro parla di combattenti e reduci "veri" ma, con le dovute proporzioni, è interessante anche per i marzialisti.” Senza la pretesa di voler essere più convincente - e men che meno più autorevole - del Maestro citato, scrivo invece due parole in più per condividere il parere assolutamente positivo per questo volume, che merita davvero un posto di rilievo nelle librerie di chiunque si occupi – a qualunque titolo – di combattimenti e conflitti. Mario Polia, "L'etica del Bushido. – Introduzione alla tradizione guerriera giapponese" edizioni il Cerchio, € 15,00, 131 pagine, 2008, ISBN: 8884741173 Un noto proverbio ammonisce sul fatto che la differenza tra molte Arti marziali è più apparente che sostanziale affermando che queste, come tanti sentieri, partono da diversi punti della pendice di una montagna per giungere però tutti sulla stessa vetta per consentire di ammirare a tutti la stessa luna. Capita così che uno studioso di miti della Roma antica e di sciamanesimo sudamericano, materie a prima vista assai distanti nel tempo e nello spazio dalla tradizione dei guerrieri del paese del Sol Levante, sia l’autore di un interessante saggio sul Bushido, il codice etico e comportamentale dei samurai giapponesi. Angelo Armano, “Psicologia dell’Aikido” Valtrend editore, 2011, 138 pagine, € 15,00 codice EAN: 978-88-88623-51-1 L’Aikido ha, rispetto ad altre discipline ed arti marziali giapponesi, una sorta di destino inverso; mentre Karate, Judo, Ju-jutsu o Kendo – tanto per citare le più note – non vedono quasi mai messa in discussione la loro efficacia e stanno negli ultimi anni cercando di far emergere anche il loro aspetto di “Via” filosofico-spirituale, l’Aikido, fortemente caratterizzato dal suo stesso Fondatore Ueshiba Morihei da una valenza esoterica oltre che marziale, si trova spesso a dover “dimostrare” di essere un arte marziale a tutti gli effetti. Come in tutte le discussioni di questo genere, spesso quello tra i sostenitori delle opposte tesi è un dialogo tra sordi che partono da presupposti diversi, e quindi raramente approda a un qualche risultato condiviso. Di fatto però, mentre la maggior parte dei marzialisti prova a scollarsi di dosso l’etichetta di “energumeno picchiatore” appiccicategli dalla “relata” popolare e originata nei primi anni ’70 dall’impatto che ebbero in Italia ed in Occidente le pellicole provenienti dall’Oriente, a cui vennero dati nomi sottilmente evocativi come “Con una mano ti rompo con un piede ti spezzo” o “Le cinque dita della violenza”, l’aikidoka periodicamente viene indicato come “un ballerino con la gonna”, se non peggio. NARRANDO VIAGGIANDO di Simone Chierchini Gruppo Albatros - Il Filo Collana Nuove Voci - Chronos Prezzo: €10.00 ISBN 978-88-567-3288-7 Numero pagine: 152 Disponibilità: Spedizione entro 2-3 giorni Formato: Paperback Standard Ci sono romanzi e racconti che chi ha meno di un certo numero di anni di età non dovrebbe leggere; questo non certo per salvaguardare le giovani generazioni da sconcezze e volgarità, precauzione peraltro vana, stante il livello medio di spettacoli televisivi, cartellonistica pubblicitaria e contenuti di siti internet più o meno hard. Piuttosto questa preclusione sarebbe un prendere atto di una sorta di “impossibilità a comprendere” che impedirebbe in maniera quasi certa di calarsi in certe atmosfere e in certe situazioni. “Ohibò! – commenterebbe qualche democratico letterato favorevole al “tutto per tutti” – consentiamo a ragazzi ed adolescenti di leggere le peripezie di Robinson Crusoe e le avventure del Barone di Münchausen, i drammi dei ragazzi della via Paal e le favole di Fedro e Grimm, e ci preoccupiamo poi che non possano capire situazioni più vicine a loro nel tempo e nello spazio?” . |
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Marzo 2017
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