Come ho avuto modo di dire altre volte, uno dei particolari che confermano l’interesse di un libro che sto leggendo, è il fatto che non riesco a “staccare” e vado avanti a leggere ad oltranza. Immaginando che questo libro sarebbe stato tanto (se non più…) interessante del precedente, dopo averlo ricevuto l’ho messo da parte in attesa del momento in cui avuto abbastanza tempo da dedicargli. Così è stato nei giorni scorsi, complice l’ennesima trasferta in autobus da Taranto a Padova e viceversa, che mi ha visto letteralmente “immerso” nella lettura.
Al termine del libro, rileggendo oggi le impressioni suscitate da “La Giusta Decisione”, il primo romanzo di Francesco Cotti, queste andrebbero ripetute paripari, se non con maggiore enfasi e convinzione, non foss’altro perché questo secondo romando è idealmente e praticamente un “tutt’uno” con il precedente, pubblicato dopo quattro anni dal primo solo per questioni pratiche.