0 Commenti
Da qualche anno ormai, mi piace celebrare le festività natalizie con un piccolo scambio di doni con gli allievi del nostro Dojo. Ogni anno ho cercato di regalare qualcosa che fosse unico ed interessante aldilà del valore economico, spesso ricorrendo al ricco catalogo di Hamakurashop, altre volte scegliendo aggetti un po’ meno “orientali” ma – spero – altrettanto validi.
E’ questo il caso di quest’anno, in cui ho donato ai membri del Dojo un piccolo libretto, non recentissimo, ma che credo conservi, nonostante gli anni, una profonda attualità. Si tratta di “Nessun luogo è lontano” di Richard Bach, lo stesso autore del forse più famoso “Il gabbiano Jonathan Livingston”. Anche in questo libro si parla di volo e di sogni, di compagni che ti comprendono e di altri che non ti capiscono, di viaggi senza meta e di contingenze quotidiane. Un libro piccolo e colorato, apparentemente quanto di più lontano possibile dalla austera monocromia orientale, eppure…. Eppure credo che questo libro sia molto interessante per chi sta percorrendo una Via, quale che sia il risultato che voglia raggiungere, perché per il Viandante è certamente più importante andare che arrivare, ma è altrettanto importante avere al fianco compagni con cui valga la pena condividere il viaggio e persone per cui questo viaggio valga la pena farlo. C’è questo, credo, in questo libretto, semplice ma non banale, c’è questo e credo tanto altro, e mi auguro che coloro a cui ho avuto il piacere di donare questo libro potranno apprezzarlo così come io continuo a fare. E’ un libro che ogni tanto riapro a caso e le cui pagine continuano ad affascinarmi, un libro che mi fa credere che in fondo, il nostro viaggio valga davvero la pena di essere fatto. Capita spesso che gli insegnamenti più importanti arrivino in maniera lieve, quasi casuale, rapidi e sfuggenti come un battito d’ali di una farfalla curiosa.
Nei tre giorni dello scorso fine settimana trascorsi a Lignanto, durante lo Stage Tecnico Nazionale di Tai Chi Chuan della Wudang Fu Style Association, il M° Severino Maistrello è stato molto prodigo di nozioni e insegnamenti, alcuni rapidamente assimilati, altri che richiedono un po’ più di tempo per essere metabolizzati. In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”. (Vangelo secondo Matteo 7,6.12-14) Con buona pace di chi la pensa diversamente, sono sempre più convinto che esista una Tradizione Universale e Perenne, che sotto apparenze magari cangianti, esprime però un nucleo di principi che rimangono uguali a sé stessi. (Ai piedi del faro c’è l’oscurità)
Viviamo in un epoca pericolosa. I metodi di manipolazione iper raffinati messi a punto dalla economia e dalla politica convincono la gente ad orientarsi all’egoismo, alla smania di consumo ed alle manie di grandezza, mascherando l’abisso di fronte al quale ci troviamo. Troppi sono i valori che vanno perduti; nella loro sfrenatezza, gli uomini dimenticano le antiche virtù e perdono la considerazione della vita. I giovani si trovano di fronte ad un mondo in preda a politici sconsiderati e industriali privi di scrupoli, animato da dubbie ideologie, tecnologie aggressive e valori fittizi, le cui scuole giustificano e foraggiano le condotte i vita paradossali del presente insegnando a massimizzare ulteriormente il profitto. Di questo passo si è arrivati che sono in molti a non sapere più cosa conta veramente nella vita. Le istituzioni sociali spacciano i più bassi istinti per virtù e giustificano ogni mezzo che assicuri profitto. Sulla figura dell’allievo ci sarebbe tanto da dire, ma poiché in misura diversa lo siamo tutti, è forse meglio che ciascuno compia un interessante esercizio di auto-analisi e si interroghi su motivazioni e modalità della sua pratica. Per aiutare in questo esercizio e magari per consolarci dei risultati ottenuti, può essere interessante la lettura di questi aneddoti, tratti dal sito internet www.quartavia.org, dedicato agli insegnamenti ed ai metodi di Georges Ivanovitch Gurdjieff.
Nota: Questo scritto – a metà tra il ricordo nostalgico, il pippone filosofico e il saggio etnoantropologico - nasce come risposta ad uno stimato insegnante che sulla sua bacheca facebook scriveva in maniera più o meno ironica del “nikyo sayonara”. Io sono il primo a ridere e scherzare sul tatami e sono l’ultimo che può ammannire insegnamenti ad altri, specie a chi pratica sul tatami da ben più tempo di me. Quindi quanto segue deve essere letto solo come una testimonianza personale ed un modesto tentativo di illustrare un aspetto affatto singolare della pratica marziale. Intervengo rarissimamemte in queste discussioni, non perché non siano interessanti ma perché – ahimè – il tempo che posso dedicargli è assai ridotto. Ciascuno è ovviamente libero di considerare infantili sadomasochisti quattro adulti che si torcono i polsi e versano e si fanno versare della birra in gola. Pratico il tatami da un numero di anni sufficiente per essermi sentito affibbiare le etichette più diverse, e se ancora non mi hanno sottoposto ad un TSO è forse più per fortuna che per altro. Ho un fratello che va in barca a vela in pieno inverno ed un padre che a quasi ottanta anni va a zappare in campagna; evidentemente in famiglia ognuno ha le perversioni autolesioniste che si merita. Ciò premesso, mi permetto di dissentire sul considerare la pratica del nikyo sayonara come un mero “scimmiottamento” di quanto faceva Saito Morihiro sensei ad Iwama (e non perché – sia chiaro – non sia consapevole di quanti “imitatori” dei Maestri passati ci siano sui tatami di questo mondo). Fa parte della natura umana partire dal presupposto che la propria opinione sia esatta e, anche conoscendo in modo superficiale le questioni altrui, voler dettare cosa è giusto e cosa è sbagliato. Questo è un comportamento ingenuo. E già abbastanza difficile trovare la verità in se stessi. Tutte ciò che va al di là di questo necessita di un esercizio intenso ed è assolutamente impossibile senza un previo stato avanzato di maturità. Lo spirito concentrato in una specializzazione perde di vista i nessi più grandi. Siccome però la tecnica moderna apprezza molto di più lo specialista concentrato su un ambito sconosciuto rispetto all'uomo che è maturato nella vita, la persona inadeguata ma altamente specializzata viene ad essere sempre più spacciata per modello da seguire. Tuttavia ovunque questa persona venga ad operare al di fuori del proprio ambito sorgono degli equivoci. La capacità di comportarsi opportunamente è la precondizione di base per il conseguimento delle mete più elevate. Essa promana dall'equilibrio interno dei sentimenti e dal superamento dell'Io. Le persone che si sopravvalutano e che si ritengono importanti sono costantemente alle prese con la necessità di ostentare una falsa forza. Con il loro comportamento inadeguato ostacolano il compimento dei propri propositi sulla Via e distruggono in un solo momento di sfrontatezza tutto ciò che hanno costruito faticosamente. (Traduzione ed adattamento di "The Dojo is a laboratory" di Vince Salvatore. Il mio insegnante mi diceva che il Dojo dovrebbe essere come un buon laboratorio; pensandoci con un po’ di attenzione, credo sia vero. Dovremmo essere capaci di realizzare degli esperimenti sicuri con tutti gli appartenenti al gruppo della nostra scuola, ed il Dojo un luogo per la crescita personale dove possiamo sviluppare noi stessi tramite attività fisiche e mentali, senza le quali difficilmente svilupperemmo la nostra consapevolezza. Qui di seguito sono elencate alcune strategie fisiche e mentali che possono agevolare il conseguimento di notevoli risultati se applicate alla nostra pratica, e che la sperimentazione cominci! |
Pensieri, opinioni, impressioni, ricordi e pareri personali Categorie
Tutto
Archivio
Marzo 2017
|