Lo spirito concentrato in una specializzazione perde di vista i nessi più grandi. Siccome però la tecnica moderna apprezza molto di più lo specialista concentrato su un ambito sconosciuto rispetto all'uomo che è maturato nella vita, la persona inadeguata ma altamente specializzata viene ad essere sempre più spacciata per modello da seguire. Tuttavia ovunque questa persona venga ad operare al di fuori del proprio ambito sorgono degli equivoci.
C'è una bella differenza dallo spirito inetto che sputa sentenze su responsabilità più grandi di lui. È solo la capacità di assumersi le responsabilità in ultima analisi ad imporsi. Ma non assume mai la connotazione dell'imperativo o dell'inquisizione, è sempre data dalla modestia e dalla moderazione. La si può raggiungere se si cerca la sfida in se stessi e si matura nel tempo. La capacità effettiva non si batte per i riconoscimenti, ma agisce e si autoattesta.
Le costruzioni mentali invece hanno sempre la tendenza ad ignorare i valori altrui e a sopravvalutare gli errori degli altri. La vera conoscenza indaga circa la propria disponibilità ad accettare le sfide e ad assumersi la responsabilità su ampia base. La presunta onniscienza punta solo al prestigio, constata gli errori degli altri e vanta sempre il modo di fare le cose migliori e più giuste. Senza conoscenza di se stessi e maturazione, non si è in grado di capire la vera natura di una situazione, di cui si vedono solo i frammenti.
Ci si dovrebbe accordare la possibilità di maturare nel tempo con il giusto esercizio e di tenere lo spirito aperto ad un altro progresso perché un tale esercizio dischiuda altre vie. Le pretese premature impediscono la maturazione.
(Tratto da “Budo – la Via spirituale delle Arti marziali” di W. Lind)