Quando riceviamo un attacco energico, possiamo essere sopraffatti dall’istinto e dalla paura, che ci fanno muovere in una maniera tutt’altro che ideale. Uno degli indizi comuni che indica la perdita della centratura è la “ricerca” dell’intercettazione dell’attacco con il proprio braccio difensore. Se consideriamo ad esempio uno yokomen [percossa alla tempia, solitamente portata con un fendente, N.d.R.], spesso il nostro braccio sarà orientato con un angolo errato, che impedirà di ottenere un’area di contatto sufficientemente ampia, esponendo le costole ed addirittura rischiando di indirizzare l’attacco proprio contro di queste. Sebbene ciò sia chiaramente sbagliato dal punto di vista tecnico, ci aiuta poco per correggere l’errore finché diventa parte della nostra filosofia marziale.
(Traduzione ed adattamento di "Your Tegatana, Your Shield" di Gregor Erdmann)
Quando riceviamo un attacco energico, possiamo essere sopraffatti dall’istinto e dalla paura, che ci fanno muovere in una maniera tutt’altro che ideale. Uno degli indizi comuni che indica la perdita della centratura è la “ricerca” dell’intercettazione dell’attacco con il proprio braccio difensore. Se consideriamo ad esempio uno yokomen [percossa alla tempia, solitamente portata con un fendente, N.d.R.], spesso il nostro braccio sarà orientato con un angolo errato, che impedirà di ottenere un’area di contatto sufficientemente ampia, esponendo le costole ed addirittura rischiando di indirizzare l’attacco proprio contro di queste. Sebbene ciò sia chiaramente sbagliato dal punto di vista tecnico, ci aiuta poco per correggere l’errore finché diventa parte della nostra filosofia marziale.
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Marzo 2017
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