Scrivere oggi di lui presterebbe troppo facilmente il fianco alla retorica, sia pure involontaria; domani, altri che lo hanno conosciuto più e meglio di me sapranno raccontare le sue esemplari doti umane e tecniche, io lo voglio ricordare come in questa immagine che risale al seminario di Massa marittima del 2009: gentile, disponibile, sorridente e bonariamente pignolo.
Esemplari i suoi appunti sull’uso delle anche, da lui chiaramente spiegate “sfruttando” la sua età e costituzione fisica: “Se non usassi le anche – soleva ripetere – non potrei mai eseguire queste tecniche”.
L’allenamento di stasera e quello di domani saranno dedicati a questo Maestro, che già immaginiamo praticare con gli altri Grandi che lo hanno preceduto usando le nuvole come tatami.
Ai so familiari che ne piangono la scomparsa, le nostre sincere condoglianze; ai suoi allievi, l'augurio di essere all'altezza dei suoi insegnamenti; a lui, ovunque adesso sia, il nostro ultimo, commosso, ringraziamento per tutto quanto ci ha dato.
Domo arigato Sensei.