Tempo fa qualcuno disse che se Tizio ha una informazione e Caio un'altra informazione, ciascuno continuerà ad averne solo una finché rimarranno arroccati nelle reciproche posizioni, mentre – se le scambieranno – ognuno ne avrà due.
Altri considerano la conoscenza come una candela o una fiaccola, che può contribuire ad accendere anche quelle altrui al fine di aumentare sempre più la luminosità dell’ambiente intorno a noi, perché tutti si veda un po’ meglio.
Naturalmente, perché questo sia, bisogna mettere da parte superomismi, orgogli ed egoismi, cosa non sempre facile.
Tempo fa una persona si è stupita del fatto che abbia inviato ad un mio insegnante una raccolta di note ed appunti presi negli scorsi anni di pratica, dando la disponibilità a condividerli, se ritenuti di qualche utilità. Mi è stato detto che erano frutto di impegno, attenzione, tempo e soldi spesi, ed in fondo era troppo comodo per altri riceverli “a costo zero”. C’è sicuramente una parte di verità in tutto questo, ma è altrettanto vero che solo se siamo pronti a dare, potremo anche sperare di ricevere. In più mi piace pensare a ciascuno di noi come parte viva di un organismo “Vivo” come può essere una Scuola o una associazione, un organismo dove ogni parte sostiene ed è sostenuta dalle altre, come se ciascuno fosse una chiave di volta.
Ho deplorato e deploro la mentalità del “io pago, tu mi insegni”, perché riduce il tutto ad un mero scambio commerciale; in o ogni mio allievo mi piace pensare ci sia colui che, presto o tardi, mi supererà e prenderà – come è nella natura delle cose - il mio posto; a me resterà l’onore e l’onere di aver contribuito a renderlo quello che sarà.
In questo atteggiamento non mancano delusioni e momenti di scoraggiamento dovuti a critiche forse ingiuste, allievi non sempre pronti a ricevere quello che gli si vorrebbe dare, tempi che non bastano mai, vicoli ciechi e labirinti che ci riportano al punto di partenza, insegnanti non sempre all’altezza delle nostre attese. Ma per fortuna ci sono amici e colleghi di pratica che – senza neppure dire una parola – ti confermano nella bontà della tua visione, insegnanti che danno col cuore oltre che con la tecnica, allievi che ti fanno sentire felice ed orgoglioso di quel poco che sei riuscito ad insegnargli.
Per questo e per tanto altro, grazie!