Poche persone hanno esplorato in dettaglio le origini dell’Aikido come ha fatto Stanley Pranin, editore e proprietario di “Aiki News”. In questo articolo, originariamente scritto per la rivista “Wushu”, pubblicata in lingua giapponese, Pranin racconta alcuni aneddoti della lunga carriera di Ueshiba Moriehei, Fondatore dell’Aikido, e si focalizza sulla sua relazione con il suo insegnante Takeda Sokaku, tanto importante quanto poco conosciuta.
Lasciatemi cominciare affermando categoricamente che l’influenza tecnica più importante sullo sviluppo dell’Aikido è stata quella del Daito-ryu jujutsu. Questa arte, che si dice essere la continuazione della tradizione marziale del clan Aizu, ha una storia di diversi secoli e fu diffusa in diverse zone del Giappone durante le ere Meiji, Taisho e nel primo periodo dell’era Showa dal famoso artista marziale, Takeda Sokaku. Conosciuto sia per la sua abilità marziale che per la severità del suo carattere, Takeda Sokaku mise alla prova le sue capacità in più di una occasione, in confronti “mors tua vita mea”.
L’approccio iniziale di Ueshiba alla pratica del Daito-ryu fu la partecipazione in rapida successione a tre seminari di dieci giorni ciascuno, che terminarono il quattro aprile dello stesso anno, mentre i registri della Scuola Daito mostrano che Ueshiba partecipò anche ad altri tre seminari diretti da Takeda nel 1916. Ueshiba invità anche Takeda presso la propria abitazione e ricevette una intensa istruzione privata nelle tecniche altamente sofisticate della Daito-ryu. Sfortunatamente, degli argomenti compresi in questo addestramento e della sua durata non si conoscono che pochi dettagli. Ueshiba lasciò definitivamente l’Hokkaido nel dicembre 1919, dopo aver ricevuto un telegramma che lo informava della grave malattia del padre. Ueshiba cedette la sua casa, una modesta costruzione in legno, a Takeda e torno alla sua città natale di Tanabe. Sulla via del ritorno, Ueshiba si fermò per una sosta non programmata ad Ayabe, centro della religione Omoto, per pregare per la salute del padre. Fu qui che incontrò Onisaburo Deguchi, un altro personaggio che influenzò notevolmente la sua vita. Quando arrivò alla casa paterna e trovò il genitore oramai deceduto, Ueshiba decise di spostarsi con tutta la famiglia - allora composta da sua moglie, sua madre e due figli – ad Ayabe, trasferendosi in quella città nella primavera del 1920. A seguito delle sollecitazioni di Deguchi, Ueshiba aprì il suo primo dojo presso la sua abitazione, conosciuta come “Ueshiba Juku”, ed insegnò Daito-ryu ai suoi studenti, la maggior parte dei quali erano membri della religione Omoto.
Due anni più tardi, ad aprile, Sokaku Takeda arrivò ad Ayabe con sua moglie, una figlia, e Tokimune, il figlio di sei anni, l’attuale [all’epoca della redazione dell’articolo, NdT]caposcuola. Appare al momento irrisolvibile la questione se Takeda Soakaku si sia auto-invitato oppure se sia stato Ueshiba a chiedergli di raggiungerlo, e le due versioni ufficiali provenienti dagli ambienti dell’Aikido e dal Daito-ryu differiscono notevolmente. Quello che è noto è che Takeda Sokaku si trattenne per cinque mesi, insegnò ai membri dello “Ueshiba Juku Dojo” e che alla fine di quel periodo a Ueshiba Morihei venne consegnato il certificato di kyoju dairi che gli conferiva il ruolo ufficiale di istruttore di Daito-ryu. Takeda e lo spirituaslmente orientato Deguchi sembrano, non sorprendentemente, essere antipatici l’uno all’altro, anche se Deguchi si presentò a Takeda con una spada ed un dipinto come doni di addio. In ogni caso, tutte le notizie conosciute concordano nell’indicare che la relazione tra il meno noto ma intrepido Takeda ed il suo più famoso studente Ueshiba Morihei, furono messe a dura prova nel periodo di Ayabe. Dopo la partenza di Takeda nel settembre del 1922, sembra che i due si siano incontrati solo sporadicamente, anche se Takeda visitò Ueshiba in diverse occasioni presso il suo successivo dojo di Tokyo. Mentre Ueshiba si affermava come un ben conosciuto insegnante di jujutsu a Tokyo, Takeda continuò a viaggiare frequentemente in tutto il Giappone, insegnando a persone altolocate come giudici, ufficiali di polizia e militari. Sebbene Ueshiba e Takeda abbiano avuto da allora pochi contatti diretti, mantennero comunque una corrispondenza tra loro. Inoltre Ueshiba, che in quel periodo era un accreditato insegnante di daito-ryu, rilasciò degli attestati di conoscenza dell’Arte ai suoi studenti diretti, molto probabilmente sino al 1937. Tra i destinatari dei diplomi di Daito-ryu rilasciati da Ueshiba ci sono Kenji Tomiki, Minoru Mochizuki, Rinjiro Shirata e Gozo Shioda.
La relazione tra Morihei Ueshiba e Takeda Sokaku potrebbe definirsi – usando dei moderni termini psicologici – di “amore-odio”. E’ difficile accertare dei fatti storici quando non ci sono quasi più testimoni viventi di questi eventi. Anche le spiegazioni odierne, offerte dai successori di Takeda e Ueshiba, sono appassionate e partigiane, con ampie contraddizioni tra loro. E’ evidente che Ueshiba Morihei aveva un profondo rispetto per l’abilità tecnica di Takeda Sokaku e che il fondatore dell’Aikido fu uno dei più promettenti studenti.
Personalmente ipotizzo che alla base dei problemi tra i due vi fosse l’esigente personalità di Sokaku Takeda, e l’indole indipendente e l’orientamento spirituale di Ueshiba, oltre che l’accordo finanziario poco preciso riguardo ai doveri di Ueshiba, nella sua di istruttore certificato di Daito-ryu. La pagina del registro della Scuola Daito datata 15 settembre 1922, in cui è registrata la concessione a Ueshiba del kyoju dairi afferma chiaramente che è obbligato a pagare a Sokaku Takeda tre yen come tassa di iscrizione di ogni studente del suo dojo. Più tardi, ognuno accuserà l’altro di scorrettezza riguardo agli accordi economici e le testimonianze relative al loro ultimo incontro confermano la mancata risoluzione del disaccordo tra loro. Ma Takeda Sokaku conferì il titolo di kyoju dairi solo a poche persone, inclusi Taiso Horikawa, Yukiyoshi Sagawa, Kotaro Yoshida, Kotaro (Kodo) Horikawa e Takuma Hisa (Kiyoshi Watatani elenca un totale di 29 nomi nel suo Bugei Ryuha Dai Jiten) e verosimilmente, ciascuno di loro aveva l’obbligo di versare la stessa somma a Sokaku Takeda ogni volta che insegnava Daito-ryu, credo quindi molto improbabile che fosse il solo Ueshiba ad avere delle difficoltà personali con Takeda Sokaku in merito a questioni finanziarie.
In conclusione, vorrei elencare alcune delle positive conseguenze della relazione tra questi due personaggi, altamente stimati nel panorama marziale del ventesimo secolo. Prima di tutto, il debito tecnico dell’Aikido nei confronti del Daito-ryu è immenso; è difficile trovare in Aikido un movimento che non abbia origine nella forma di jujutsu di Takeda. D’altra parte, la sopravvivenza, la diffusione e le prospettive future del Daito-ryu ome arte marziale tradizionale giapponese è stata virtualmente garantita dal notevole successo internazionale dell’Aikido moderno ed infatti, ho spesso sentito praticanti di Daito-ryu riferirsi erroneamente alla Arte da loro praticata chiamandola Aikido! In ogni caso, in una prospettiva storica, le due arti marziali sono strettamente connesse e così rimarranno a dispetto di incomprensioni, biasimi e recriminazioni che si sono trascinate sino ai giorni nostri. Oggigiorno, sulla base dell’aumentata conoscenza degli eventi storici del passato, io credo sia possibile esaminare la relazione tra Aikido e Dito-ryu jujutsu con uno sguardo più obbiettivo e che il mutuo debito di riconoscenza tra le due arti possa essere facilmente rilevato.
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