Il "riscaldamento" prepara anche gli apparati preposti al rifornimento di ossigeno ai muscoli (cardio-circolatorio-respiratorio) che altrimenti, all'inizio dell'allenamento vero e proprio lavore- rebbero in condizioni di svantaggio e di scarsa efficienza immediata. Anche la proprietà elastica del muscolo viene positivamente influenzata, essendo meno elastico un muscolo a riposo, mentre diminuisce la possibilità di traumi muscolari e articolari.
Come pure appurato è che un muscolo "riscaldato" vede aumentata la sua eccitabilità e quindi la sua capacità di lavoro. Infatti la contrazione muscolare è più rapida e più potente quando la temperatura delle fibre muscolari è un po' maggiore della normale temperatura del corpo. I muscoli più frequentemente lesi durante un'attività intensa che non sia stata preceduta da un periodo di "riscaldamento" sono gli antagonisti dei muscoli in forte contrazione.
Questi muscoli "freddi" si rilassano lentamente e incompletamente quando gli agonisti si contraggono e così ritardano la facilità di movimento e la coordinazione accurata. Contemporaneamente la forza di contrazione degli agonisti e il momento della parte in movi-mento esercitano trazione sui rigidi antagonisti o dei loro attacchi tendinei. Anche dal lato psicologico, il riscaldamento riveste la sua importanza perché prepara l'atleta all'allenamento vero e proprio.
Una macchina perfetta quale è quella dell'uomo non può essere sottoposta ad uno sforzo, tanto meno se intenso, proveniente da una situazione di riposo totale. La durata e Ia intensità del riscaldamento variano secondo le esigenze e le attitudini dell'atleta. Su di esso possono influire particolari circostanze come il grado di preparazione, le condizioni climatiche, il tipo di stage e così via di seguito.
Normalmente viene fatta una distinzione del riscaldamento in riscaldamento generale e riscaldamento specifico o formale. Il primo coin-volge in particolare il sistema cardio-circolatorio-respiratorio e quello endocrino, mentre il riscaldamento specifico prevede la revisione degli schemi motori che l'atleta dovrà ripetere nell'allenamento e interessa in particolare il sistema nervoso. In definitiva, nel riscaldamento muscolare vanno inseriti quei movimenti che portano, oltre che ad un miglioramento delle funzioni cardio-circolatorie-respiratorie, anche quelle muscolari e articolari che possano conferire al gesto abilità motoria.