Quando il figlio del signor Wang fu nell’età giusta, il padre lo mandò a chiamare e gli chiese quale strada volesse intraprendere: la via delle lettere e lo studio delle antiche scritture, la via delle Arti e della progettazione del nuovo, la via delle Scienze e della ricerca, la via della cura del corpo o dell'arricchimento dell'animo. Ma nessuna di queste strade incuriosiva il figlio.
“Puoi diventare mercante”, gli disse il padre,”lavorerai nella Compagnia del cugino Sui,che ti insegnerà i segreti dei commerci”. Ma neppure questo interessava il figlio. “Tu sei il mio unico figlio” gli disse il padre: ”io sono già anziano e devi scegliere ora la tua strada, affinchè tu possa perseguire gli studi fino che io sono in vita”.
“Padre c’è una cosa che mi piacerebbe, una cosa che vorrei fare: vorrei diventare un conoscitore di giada”. “Un esperto nella giada è una buona cosa” pensò il padre.” E’ importante riconoscere la pietra preziosa nelle sue varie qualità e caratteristiche;è un’occupazione onorevole e può diventare anche molto redditizia”.
“E sia” disse dunque il signor Wang, “cercherò per te il maestro migliore”. Così, dopo alcuni giorni,il padre accompagnò il figlio alla prima lezione del nuovo maestro, il conoscitore di giada più rispettato nella regione, che veniva spesso consultato perfino dal Governo centrale.
Venne il primo giorno di lezione. Il maestro accolse il ragazzo, lo fece sedere, gli diede un pezzo di giada da tenere in mano, e cominciò a parlare. Gli parlò di come la luna disegna le ombre sui monti, e di come i monti cambiano colore alla luce della luna a seconda dello scorrere delle ore.
Trascorso il tempo della lezione, il maestro accompagnò il ragazzo alla porta e si scambiarono gli inchini rituali. La lezione successiva, il maestro diede di nuovo in mano al giovane un pezzo di giada, e parlò del mare e delle maree che cambiano L'aspetto delle coste, e di come il mare può essere violento e di come può essere dolce....
Passavano le settimane,e ad ogni lezione il maestro dava in mano al ragazzo un pezzo di giada e parlava. Parlò dei vulcani e dei ghiacciai eterni, di come L'acqua scorre nei fiumi e si dibatte nei torrenti, del fruscio delle foglie nel vento e di come la luna innamorata del sole lo rincorra nel cielo...
Ed il ragazzo era ormai spazientito e pensava: ”Sono settimane ormai che vengo qui, e ancora non una parola sulla giada. Il maestro si limita a mettermela in mano e poi si distrae. Mio padre spende i suoi soldi ed io perdo il mio tempo inutilmente...”
Ogni volta, recandosi alla lezione, il ragazzo si riprometteva: ”Questa volta interrompo le sue chiacchiere e gli chiedo di cominciare a spiegarmi la giada”. Così passavano i mesi, trasformandosi in anni,ed il ragazzo era sempre impaziente ed il maestro parlava, parlava, mentre lui stava lì, con un pezzo di giada in mano, senza osare interromperlo.
Finchè un giorno il giovane si decise: ”Oggi, appena comincia, lo interrompo rispettosamente e gli chiedo di tener fede al suo contratto”. Tutto animato, entrò nella casa del maestro che come al solito lo fece accomodare, e come al solito gli mise in mano un pezzo di pietra, e stava per cominciare a parlare.... Ma appena il ragazzo ebbe in mano la pietra: “Ma questa non è giada!”, esclamò.