Non è questa una novità, anche nella storia occidentale molti guerrieri sono conosciuti più per una frase ad effetto che per il dettaglio del loro curriculum bellico: dal “Alea iacta est!” di Giulio Cesare al “Merde!” del generale francese Cambronne, dal “Roma si riscatta col ferro e non con l’oro!” del condottiero romano Furio Camillo al “Sugli scudi o sotto gli scudi” dei combattenti spartani, sono solo alcuni dei tanti esempi che costellano i libri di storia. Così in questo articolo sono raccolte le frasi di alcuni samurai, alcuni famosi ed altri meno, ordinate in senso cronologico, che possono contribuire ad evidenziare non solo il pensiero dell’autore ma anche, pur con tutte le cautele del caso, dell’epoca che li vide attivi.
Sarà interessante per il lettore constatare come alcuni principi morali rimangano praticamente costanti nel corso dei secoli ed altri subiscano invece notevoli variazioni, così come costituirà un proficuo esercizio confrontarli con quelli che animano e dirigono la nostra attuale società.
E’ davvero disdicevole che qualcuno tratti una persona ricca in maniera gentile e una persona povera in modo scostante. Uno deve penetrare con lo sguardo [giudicando l’essenza e non l’apparenza] questo mondo di illusioni che passa in un battito di ciglia.
Hojo Shigetoki (1198 – 1261)
Molti uomini credono di dover agire in funzione del momento o della situazione che stanno affrontando, e così cadono in confusione quando accade qualcosa di imprevisto e sopraggiungono difficoltà o impedimenti. Gli uomini che abbiano le armi come professione devono calmare la loro mente e scrutare nella altrui profondità. Fare questo è la migliore delle arti marziali.
Shiba Yoshimasa (1350 – 1410)
Senza la conoscenza dell’Insegnamento, nessuno potrà conseguire vittorie militari. Non si deve essere invidiosi di qualcuno che si è arricchito con mezzi ingiusti, né si deve disprezzare chi ha perso rimanendo fedele al sentiero della correttezza.
Imagawa Sadayo (1325 – 1420)
Considerate che esiste ciò che esiste e che non esiste ciò che non esiste, e osservate le cose per quello che realmente sono. Con questo tipo di atteggiamento mentale, uno otterrà la protezione divina anche senza le preghiere.
Hojo Nagauji (1432 – 1519)
Un uomo con una visione ampia e profonda sopravviverà dall’inizio alla fine della situazione in cui è coinvolto e considererà importante ogni sua sfaccettatura.
Takeda Shingen (1521 – 1573)
L’intelligenza è il fiore della discriminazione. Ci sono molti esempi di fiori sbocciati senza però aver dato frutto. Non ha nessuna importanza se una persona ha un grado più o meno elevato, se questa non ha messo la sua vita sulla Via che nemmeno per una volta è stata causa di vergogna.
Nabeshima Naoshige (1538 – 1618)
L’intera provincia sarà presto nelle mani del principe Ieyasu. Se così sarà, gli uomini che l’hanno servito possono senza dubbio sperare di diventare daimyo. Devi sapere che quando questi sentimenti sono inevitabilmente l’inizio della fine della fortuna lungo la Via del Guerriero. Essere affetti da bramosia per la carica pubblica o il grado oppure desiderare di essere nominato daimyo ed essere voglioso di queste cose… chi non inizierà a dare valore alla propria vita? E come può un uomo compiere atti valorosi sul campo di battaglia se da’ valore alla propria vita? Un uomo che pur avendo avuto i natali in una casa di guerrieri non ha lealtà nel suo cuore e pensa solo alla fortuna della sua posizione diventerà un adulatore nel suo comportamento esteriore e tramerà intrighi nel suo cuore, abbandonerà la correttezza, non rifletterà sulla sua vergogna e macchierà l’onore guerriero della sua casata a danno delle future generazioni. Questo è davvero deprecabile.
Torii Mototada (1539 – 1600)
La vita è simile ad un lungo viaggio con un pesante fardello. Fate che il passo sia lento e costante e che nulla vi faccia inciampare. Persuadetevi che imperfezioni ed inconvenienti sono il naturale destino dei mortali, e che non ci sarà nessun luogo per accogliere gli scontenti e neppure per i disperati. Quando ambiziosi desideri sorgono nel cuore, richiamate i giorni estremi che avete vissuto. La tolleranza è la radice della calma e la assicura sempre. Osservate aldilà della collera del nemico. Se comprendete solo quanto è da conquistare, e non conoscete quanto si può perdere, otterrete solo miseria e disperazione. Cercate le mancanze in voi stessi piuttosto che negli altri.
Ieyasu Tokugawa (1543 – 1616)
La strategia è il mestiere del guerriero. Il comandante deve esaltare l’arte e le truppe devono conoscere questa Via. Non c’è nessun guerriero oggi nel mondo che realmente comprenda la Via della strategia… Si è detto che la doppia Via del guerriero è quella della penna e della spada, e che egli deve conoscere il sapore di entrambe. Gli studenti della Via della strategia della scuola Ichi devono praticare con la vita sin dall’inizio, facendo un uso pieno e completo del proprio armamento. E’ sbagliato non farlo, e morire senza aver sguainato la propria arma. Nella strategia la condotta spirituale non deve essere per nulla differente dal normale. Sia in combattimento che nella vita quotidiana bisogna essere calmi ma determinati. Vivere gli eventi senza tensioni e senza essere spericolati, lo spirito deve essere sempre imparziale. Se il nemico pensa alle montagne, attaccate come il mare; e se pensa al mare, attaccate come le montagne. Se guardiamo i membri di altre scuole discutere della teoria, e concentrarsi sulle tecniche, qusti sembrano tutti esperti, ma non hanno neppure un po’ di vero spirito.
Miyamoto Musashi (1584 – 1645)
A causa di alcuni affari, Morooka Hikoemon fu chiamato a giurare sugli Dei per confermare la verità di alcune sue affermazioni. Egli allora disse: “La parola di un samurai è più dura del metallo. Se io ho condizionato la mia condotta a questa convinzione, cosa possono fare di più Buddha e gli Dei?” ed il giuramento fu cancellato. E’ male quando una cosa si sdoppia, Uno non deve guardare altro che la Via del samurai, e questo vale per ogni cosa chiamata Via. Perciò, è scorretto ascoltare qualcosa della Via di Confucio o della Via di Buddha e dire che ciò è la Via del samurai. Se uno comprende le cose in questo modo, potrà essere capace di ascoltare qualsiasi cosa ed essere sempre fedele a sé stesso. Una persona che si dice essere esperta nell’Arte è come un folle. A causa della sua follia coinvolge sé stesso in una unica cosa, senza pensare a niente altro ed in tal modo diventa sempre più abile.
Tsunetomo Yamamoto (1659 – 1719)