Ritter edizioni, collana: Target
320 pagine, 2012
248 ill.ni in b/n
formato 14x21,5 cm
ISBN 9788889107409
Verso la fine del volume, gli Autori usano una frase che ci piace pensare come un avviso, un disclaimer o - quasi - una "minaccia" (volutamente tra virgolette), ovvero: "Sappiamo di scontentare così tutti i fan dei film d'azione". Perché apriamo questa recensione con questa affermazione? Perché - duole dirlo - in Italia pare che la gran parte dell'addestramento all'impiego di un arma da parte degli appartenenti alle Forze dell'Ordine (taciamo - per carità di Patria - sul comune cittadino) sia basato su un pericoloso mix di ingenua buona volontà, leggende metropolitane, improvvisazione e - appunto - film d'azione dove il buono vince sempre, dove la pistola infilata nella cinta dei pantaloni non casca neppure se si viaggia appesi ai pattini di un elicottero in volo e dove l'arma - manco a dirlo - ha sempre nel caricatore i colpi sufficienti per eliminare tutti i "cattivi", nessuno escluso e capo compreso, tutti centrati al primo colpo in punti vitali o comunque immediatamente inabilitanti.
Purtroppo la realtà è ben più sfavorevole a chi - per servizio o necessità - abbia necessità di portare indosso un arma da fuoco, e ad aggravare il tutto, pare proprio che in questo campo la disinformazione la faccia da padrone, rendendo difficile un percorso di apprendimento e miglioramento anche a chi – consapevole del problema – cerchi un modo per affrontarlo, se non risolverlo.
A rendere chiaro di quale “problema” tratti il volume, meglio di ogni altro avviso in copertina spicca un' altra frase tratta dal volume: "Ogni volta che vi trovate tra la gente, sappiate che c'è una pistola carica. La vostra" con un immagine altrettanto chiara che illustra come quell'arma da nostra può passare - per imperizia o distrazione - in mani altrui, con tutte le conseguenza negative che ne derivano.
Molto ricca anche la dotazione di immagini, che illustrano una gamma molto ampia di “ferri del mestiere” quali fondine e simulacri d’arma per addestramento e – soprattutto – un gran numero di tecniche di ritenzione dell’arma spiegate poi nel testo scritto sia nel loro principio strategico che nella loro esecuzione pratica.
Come detto nelle righe iniziali, il libro potrà deludere chi è alla ricerca di tecniche da “supercop” o scorciatoie tanto spettacolari quanto inutili, mentre sarà certamente gradito da tutti coloro che sono alla ricerca di soluzioni semplici, sensate, efficaci ed efficienti nella gestione di un arma da fuoco. Si tratta – insomma – di un libro che colma una notevole lacuna delle letteratura specialistica in lingua italiana e che potrà interessare non solo gli “specialisti del settore” ma anche chi – a vario titolo – si occupa di Sicurezza, proprio perché, pur affrontando argomenti specifici e per certi aspetti “di nicchia”, lo fa partendo da principi generali e validi anche in un’ampia gamma di situazioni della vita quotidiana, tanto che – personalmente – ho usato alcune delle immagini per spiegare a mia madre come “proteggere” la borsa col portafoglio in situazioni sospette.
La descrizione del volume sui principali siti di vendita online è più che esauriente e la riportiamo a miglior chiarimento di quanto scritto: “Un manuale fondamentale per l'operatore di sicurezza moderno, che mostra passo per passo i punti chiave per migliorare la sicurezza e la professionalità: la scelta ragionata della fondina, come disinnescare i meccanismi mentali che paralizzano in situazione di pericolo, le tecniche di estrazione da porto occulto, i principi che regolano i moderni sistemi di addestramento e come metterli in pratica, le tecniche di ritenzione in fondina e ad arma estratta.”
Sicuramente è un libro che contiene molte risposte, ma è altrettanto vero che è un libro che stimola molte domande e curiosità, pungolando il lettore a “mettersi in gioco”, a provare di persona, a sperimentare le tecniche di estrazione, di ritenzione e di protezione dell’arma e che contiene molti consigli, molta esperienza e molto buon senso, ingredienti che non sempre abbondano nella letteratura del settore, anche quando le opere sono firmate da più o meno titolati “esperti”.