Seguono poi una serie di affermazioni più o meno condivisibili, alcune francamente banali, altre che farebbero prevedibilmente inalberare chi si sentì offeso dalla definizione “choosy” della ministra Elsa Fornero.
Rimandando gli interessati ai diversi post presenti in Rete, (qui un esempio) e propongo di seguito un libero adattamento riferito alla vita del Dojo, utile tanto ai kohai quanto ai senpai.
Regola 2: Il mondo non se ne frega per la vostra autostima, ed il vostro istruttore è tale perché vi insegna quello che avete bisogno di imparare, non quello che vorreste imparare. Sensei, senpai e kohai si aspettano che voi combinate davvero qualcosa di buono, prima di poterne gioire con voi.
Regola 3: Non si guadagnano cinture colorate solo passeggiando sul tatami. Non avrete nessuna promozione “per anzianità” ed i gradi che vi verranno concessi li dovete meritare.
Regola 4: Se pensate che la vostra insegnante è dura con voi, aspettate di avere un capo sul posto di lavoro. Se pensate che il vostro capo sul posto di lavoro sia duro con voi, aspettate di trasgredire le regole del Dojo.
Regola 5: Pulire il tatami non significa "umiliarsi". I vostri senpai hanno ed avevano una parola diversa per questo: era ed è "rispetto e dedizione".
Regola 6: Se fate un pasticcio, tranne rare eccezioni, non è colpa dei vostri genitori, del vostro insegnante o dei vostri compagni. E’ colpa vostra, quindi smettetela di piagnucolare e imparate dai vostri errori.
Regola 7: Prima della vostra iscrizione al Dojo, i vostri senpai ed i vostri insegnanti non erano così noiosi come lo sono ora!
Sono diventati in questo modo:
* Per spronarvi a migliorare,
* Per correggere le vostre imperfezioni,
* Per consentirvi di diventare il prima possibile più bravi di loro, e prepararvi a prendere il loro posto.
Quindi, prima di esaltarvi cercando di mimare le tecniche coreografiche ammirate nei film o nei videogiochi, imparate bene le tecniche fondamentali, poi ripassatele, e poi ripassatele ancora una volta.
Regola 8 : in certe scuole sono stati aboliti i voti e i giudizi e vi sono state date delle opportunità per essere promossi: non è così nella vita reale e tanto meno è così nel Dojo! Ogni “regalo” che vi viene fatto è in realtà un ostacolo messo di traverso sulla Via che vi fa migliorare.
Regola 9: La pratica del Dojo non è divisa in quadrimestri. L'estate non è obbligatoriamente un periodo di ferie.
Regola 10: La televisione, il cinema ed i videogiochi non sono "vita reale". Nella vita reale, le persone imparano ciò che studiano, quando lo studiano e come lo studiano.