Genere: Drammatico/Azione/Avventura
Durata: 94 minuti - Origine: Corea del Sud
Questa volta più che un consiglio pubblichiamo uno “sconsiglio”, ovvero la segnalazione di un film, uscito in Italia qualche anno fa, che riteniamo si possa evitare a cuor leggero. La pellicola si innesta nel classico filone dei wuxiapan, i film di “cappa e spada” orientale, al pari dei precedenti e più noti “La tigre e il dragone”, “Hero” o “La foresta dei pugnali volanti”, che costituiscono la seconda ondata dell’invasione delle pellicole orientali nelle nostre sale di proiezione, a trent’anni di distanza dalla prima, ben più massiccia e sconvolgente, che aveva come alfieri Bruce Lee ed i suoi epigoni.
Trascorrono cinque anni. Gyu-hup è diventato un soldato freddo e crudele chiamato "Il macellaio". L'inchiesta su una serie di assassinii politici prende di mira i protagonisti della cospirazione. Il ritrovamento di una spada con il sigillo dell'antico manipolo conferma l'ipotesi che Ji-hwan stia per tornare.
La pellicola non era priva di ambizioni, vista la sua presentazione nel 2004 al 57° Festival di Cannes nella sezione “Un certain regard” ma ai buoni propositi non sono seguiti i fatti e tra litri di sangue e voli acrobatici l’assenza di ironia e di un messaggio morale pesa come un macigno.