La proposta didattica è stata tale, per ampiezza e varietà, da permettere a ciascuno dei partecipanti, sia novizio che con decenni di pratica alle spalle, di “portare a casa” qualcosa a livello tecnico e didattico. A tutto ciò si aggiunge – come saporita ciliegina su una torta già gustosa - la atmosfera di amicizia e collaborazione che si percepiva dentro e fuori il tatami, e che costituisce, a mio parere – un ulteriore ed importante “valore aggiunto” alla pratica stessa. Nonostante il caldo e l’afa tutti praticavano con estremo impegno ma sempre col sorriso sulle labbra, e nonostante l’affollamento sul tatami nessuno si è fatto male, testimoniano l’estrema cautela adottata nella pratica sia di tai-jutsu che di buki waza.
In sintesi, una scommessa ampiamente vinta, e sottolineata dal granitico quanto gentile segretario TAAI, che durante l’assemblea ha spronato tutti a fare sempre di più e meglio per favorire la crescita e lo sviluppo della associazione.
Ci sarebbero da aggiungere un paio di noterelle personali, ma non vorrei tediare troppo i lettori; i miei ringraziamenti ai Maestri ed ai compagni di pratica li ho fatti di persona e spero di essere riuscito ad esprimere tutto l’affetto e la stima che provo nei loro confronti, ci sono alcuni momenti di questi due giorni che rimarranno indelebilmente nel mio cuore, nel bene e nel male, insieme con la speranza i riuscire ad essere all’altezza della fiducia che mi è stata concessa (si lo so che detta così è criptica, ma chi deve capire spero capirà...). Insomma, sono un po' deluso solo da me stesso, ma entusiasta di tutti gli altri che c'erano.