edizioni il Cerchio, € 15,00, 131 pagine, 2008, ISBN: 8884741173
Un noto proverbio ammonisce sul fatto che la differenza tra molte Arti marziali è più apparente che sostanziale affermando che queste, come tanti sentieri, partono da diversi punti della pendice di una montagna per giungere però tutti sulla stessa vetta per consentire di ammirare a tutti la stessa luna. Capita così che uno studioso di miti della Roma antica e di sciamanesimo sudamericano, materie a prima vista assai distanti nel tempo e nello spazio dalla tradizione dei guerrieri del paese del Sol Levante, sia l’autore di un interessante saggio sul Bushido, il codice etico e comportamentale dei samurai giapponesi.
La terza parte è dedicata interamente ad una antologia di haiku e tanka, brevi componimenti poetici rispettivamente con uno schema di 5-7-5 e di 5-7-5-7-7 sillabe, che nella loro immaginifica concisione fanno da ideale contraltare alle approfondite analisi dello studioso. E se da “tecnico” l’autore non lesina su nomi, dati e riferimenti bibliografici, da “appassionato” non manca di confessare che "Ho scritto perché ho voluto creare un'opera agile e pur ricca di dati. Ho scritto, inoltre, perché credo che molti di quei valori etici come la lealtà, la sincerità del cuore, il dominio di sé, il rispetto per la parola data, l'atteggiamento benevolo verso i deboli non sono appannaggio di una determinata cultura ma valori fondamentali dell'essere che sono, o possono essere, ancora attuali.”. Si tratta insomma di un libro da centellinare con cura, pagina per pagina, lasciando decantare e maturare ciascun para-grafo, rileggendolo dall’inizio o sfogliandolo a caso, certi che ogni volta riserverà all’attento letture un guizzo, una intuizione, una sorpresa o un emozione.