Letteralmente “Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero”. Questa è una delle espressioni più note del mondo dei samurai giapponesi. Il fiore di ciliegio è un po’ il simbolo del Giappone ed il guerriero, suggerisce il motto, è (o dovrebbe essere) l’uomo ideale, il migliore. In questo caso nell’indicare il “bushi” come esempio da imitare, si intende sottolineare le sue qualità morali, quali le cinque virtù riportate nel Chokuyu (proclama imperiale circa i doveri dell'esercito): Patriottismo (Chusetsu), Disciplina (Reigi), Coraggio (Buyu), Lealtà (Shingi), Temperanza (Shisso) o, ancora meglio, le sette doti del guerriero riportate nel Bushi-do, ovvero Gi (il giusto atteggiamento), Yu (la bravura, il coraggio), Join (la benevolenza verso l’umanità), Rei (il giusto comportamento), Makoto (la totale sincerità), Meryo (l’onore e la gloria) e Chugi (la devozione), ricordate ai praticanti dalle sette pieghe dell’hakama, l’ampia gonna pantalone oggi indossata dai Dan ed un tempo parte integrante dell’abbigliamento del samurai.
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Marzo 2017
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