Questi esercizi si possono fare sempre, anche da soli e come una sorta di riscaldamento dei sensi. In piedi in posizione naturale e rilassata, cominciamo a far scorrere il jo tra le mani, senza che queste staccandosi interrompano il contatto con il bastone. Ad esempio, tenendo il jo inclinato sul nostro lato sinistro ed in alto, cominceremo a far scorrere la mano sinistra sino all'estremità, seguita dalla destra per poi ritornare verso il basso. Questo maneggio comincerà a farci prendere confidenza con il bastone e ci aiuterà a visualizzare le sue dimensioni e limiti. Successivamente possiamo fare la stessa cosa, facendo girare il jo, cercando comunque di far sormontare le mani ma senza perdere il contatto.
Fondamentale, per acquisire sensibilità, è di non lasciare e riprendere il bastone ma di mantenere quella minima pressione che impedisca di perdere aderenza pur facendo scorrere il jo; è da evitare anche il far "singhiozzare" il jo trattenendolo troppo, deve scivolare fluidamente e naturalmente. Questi esercizi possono sembrare semplici, ma se fatti correttamente, vi assicuro che fanno "sudare" il cervello e cominciano a farci usare le armi dell'Aikido non solo quelli materiali (jo, bokken, tanto) in maniera consapevole ed efficiente. Una aggiunta al secondo esercizio col bastone è la seguente: prendete il bastone con entrambi le mani, posizionate una sopra l'altra, le braccia e il corpo formeranno una sorta di triangolo, cominciate socchiudendo gli occhi, ad assaporare la centralità. fate scivolare ancora il bastone e scegliete con che mano fermare il movimento, scegliete se con la mano posta in alto o con quella posta in basso. Stiamo cominciando ad usare il corpo nella sua unità, nella libertà di scelta e dando un ruolo, ad ogni parte diversa del corpo, ma che lavorando insieme raggiungono una sensazione di unità.
Ovviamente mi riferisco anche alle parti del corpo che in questo momento non sono attive e che ci siamo sforzati di mantenere rilassate. Ancora un altro esercizio: di fronte ad una parete,ed a una distanza pari a quella del jo, far scorrere il bastone con una mano orizzontalmente fermandolo prima che impatti con il muro. Gli esercizi vanno ripetuti, ovviamente, su entrambi i lati. Quando si acquisisce un po’ di pratica, facciamo la stessa cosa assieme a un compagno, prima utilizzando come bersaglio il nodo della cintura, (attenzione a non scendere troppo!!!), poi cambiando bersaglio sempre fermando il colpo a pochi millimetri dal bersaglio scelto.
Esercizio dell’asse con la bottiglia: Prendiamo una bottiglia e la riempiamo per metà; tenendola in posizione orizzontale aspettiamo che l'acqua si stabilizzi, adesso proviamo a fare tzukiashi e ayumiashi cercando di mantenere immobile l'acqua. Difficile?!? riusciremo quando la nostra mente avrà acquisito la chiarezza dell'acqua e la sua adattabilità...... mente e corpo un'unica entità. Spiegando l'esercizio, anche in questo caso, è fondamentale mantenere tutto il tronco e le gambe rilassate concentrandosi, sul fatto che il movimento,(i passi)sono legati all'alternanza creata dal movimento spiraliforme della colonna vertebrale. Se ci fate caso nell'andare dritti, facendo dei passi, c'è questa torsione. l'energia si muove sulla spirale ed è generata dall'unione dell'irimi-tenkan; non esiste solo l'irimi o solo il tenkan, non sarebbe Aikido. La didattica poi è un'altra cosa.