Questa è una delle questioni probabilmente tra le più discusse in Aikido. I vari stili di Aikido (Aikikai, Iwama, Ki, Yoshinkai, Tomiki, ecc.) hanno ciascuno una propria opinione sulla natura di questa misteriosa ed onnipresente forza, e questa è una discussione che – per la sua propria natura – rimarrà senza fine, un po’ come il Ki stesso.
“Ki”è una vecchia parola giapponese che non è semplice tradurre; è usata in molte frasi idiomatiche giapponesi dove assume il significato di spirito, energia, potenza, o aria.
C’è una vecchia relazione tra lo spirito ed il respiro, uniti nel termine cinese Chi (oppure Qi) e in quello hindu Prana. Questo significato più antico del termine Ki è diventato quello che esprime la forza vitale del respiro e la potenza naturale che ciascuno di noi possiede, ed è a questo significato che faremo riferimento nel seguito di questo articolo.
Tohei sensei espresse le sue considerazioni sulla connessione al Ki dell’universo. In particolare invitava a “lasciare andare” i conflitti percepiti nel mondo relativo intorno a noi ed in noi ed a diventare attenti e consapevoli della infinita quiete del mondo assoluto, dove non esiste altro. Con una mente calma ed aperta, possiamo cominciare con un profondo rilassamento permettendo al Ki dell’Universo di fluire in noi. Noi siamo estensioni del Ki.
L’estensione del Ki è uno stato naturale in cui la nostra conoscenza è di tipo intuitivo come quella dei bambini, ma così come siamo cresciuti nella società dell’etica di oggi così abbiamo dimenticato come lasciare che il Ki dell’Universo scorra in noi e la maggior parte delle persone tende a credere che il Ki sia una specie di energia sovrannaturale perché ricongiungendoci all’assoluto permette di fare cose ritenute impossibili, e ciò porta a volte le persone a perdere di vista la corretta prospettiva delle cose, focalizzandosi su trucchi da saltimbanco che vorrebbero dimostrare una sorta di mistica invulnerabilità.
La “Ki Society” [la "Ki Society International" è stata fondata nel 1971 da Koichi Toheishihan per promuovere l’insegnamento dei principi del Ki e della coordinazione Mente-Corpo, NdT]si approccia allo sviluppo del Ki semplicemente insegnando alle persone come sviluppare la loro vitalità interna o la loro energia e come ricongiungersi al Kii Universale. Il cuore dello studio è basato sulle relazioni personali; nel cercare il proprio spazio intimo di calma in un mondo frenetico e stressato, una persona deve essere capace di comunicare con gli altri in maniera autentica e compassionevole, tale da arricchire la vita e nutrire lo spirito.
Lo sviluppo del Ki insegna come rilassarsi realmente; dal rilassamento consegue la capacità di dormire meglio e condurre una vita più felice e salutare. Naturalmente, è sempre opportuno per gli studenti cogliere i vantaggi di questi insegnamenti ed applicarli nella loro vita quotidiana.
Lo Shin Shin Toitsu Do (Metodo di Coordinazione tra Mente e Corpo) di Koichi Tohei shihan può essere seguito senza praticare l’arte di autodifesa dell’Aikido e, in questa ottica, l’età e le condizioni fisiche hanno importanza relativa. Naturalmente, praticare questo metodo di unificazione tra mente e corpo può portare le proprie tecniche di Aikido ad un alto livello di abilità.
In conclusione, ricordiamo i quattro principi di base del Ki:
*Mantenere il Punto: Mantenere la mente calma e concentrata sul Punto nel basso addome.
*Rilassarsi completamente: Lasciar andare via dal corpo tutte le preoccupazioni.
*Mantenere il peso in basso: Mantenere il peso di ogni parte del corpo nel punto più basso.
*Estendere il Ki: Mantenere sempre una mente aperta e positiva.
Considerate che se si esegue correttamente uno dei punti, state contemporaneamente eseguendo anche tutti gli altri!